Cucina italiana
Patrimonio dell'Unesco
Tutto ebbe inizio il 23 marzo 2023, con l’annuncio ufficiale della candidatura della Cucina Italiana a Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità UNESCO, promosso dal Governo italiano attraverso il MASAF e il Ministero della Cultura.
Pochi mesi dopo, il 1° luglio 2023, la candidatura fu presentata ufficialmente a bordo del veliero Amerigo Vespucci, in occasione della partenza del Tour Mondiale Vespucci e Villaggio Italia (2023–2025): un viaggio simbolico e itinerante che ha portato nel mondo i valori della cucina italiana, raccontandone la storia, la qualità e il profondo legame con i territori.
Il dossier presentato all’UNESCO, intitolato “La Cucina Italiana, tra sostenibilità e diversità bioculturale”, ha ottenuto a novembre 2025 il primo parere tecnico positivo della Commissione UNESCO, riconoscendo la cucina italiana non solo come insieme di ricette, ma come espressione viva di tradizioni, saperi, filiere agricole e relazioni sociali.
Ma cosa significa tutto questo per le nostre trattorie e per i ristoranti emiliani?
Il riconoscimento rafforza il valore della cucina quotidiana, quella fatta di gesti tramandati, ingredienti stagionali e ricette identitarie. Significa maggiore attenzione alla qualità delle materie prime, alla tracciabilità delle filiere locali, alla tutela delle preparazioni tradizionali e al racconto autentico del territorio, senza snaturarne l’essenza.
Il percorso si è concluso simbolicamente il 10 dicembre, con un messaggio che celebra il valore collettivo di questo patrimonio:
«È la festa delle famiglie che tramandano sapori antichi, degli agricoltori che custodiscono la terra, dei produttori che lavorano con passione, dei ristoratori che portano nel mondo il valore autentico dell’Italia. A loro e a chi ha lavorato con dedizione a questa candidatura va il mio più profondo ringraziamento».
Un riconoscimento che, come ha sottolineato il Ministro Francesco Lollobrigida, rappresenta non solo un motivo di orgoglio, ma anche una responsabilità:
«Questo riconoscimento è motivo di orgoglio ma anche di consapevolezza dell’ulteriore valorizzazione di cui godranno i nostri prodotti, i nostri territori e le nostre filiere. Sarà uno strumento in più per tutelare il Made in Italy, creare nuove opportunità di lavoro e rafforzare una tradizione che l’UNESCO ha riconosciuto come patrimonio dell’Umanità».
Per l’Emilia, terra di trattorie storiche e ristorazione autentica, questo significa continuare a fare bene ciò che da sempre la distingue, trasformando la tradizione in un valore riconosciuto a livello globale, senza perderne l’anima.